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IL DENARO HA IL VOLTO DELLA MADRE

Una decina di anni frequentai un seminario per tema il denaro.

Vennero messe in campo una persona che rappresentava il denaro  e un altra per per chi richiedeva il lavoro con il denaro, il quale lamentava la difficoltà a mantenere una relazione sana con i soldi.

 

Il rappresentante della persona che aveva chiesto di lavorare sulla sua relazione con il denaro continuava a lamentarsi che non aveva mai soldi, e quando c'erano, se ne andavano subito.

Fu allora che il rappresentante del denaro disse: - "Io ci sono, sei tu che non mi guardi".  Questa frase provocò rabbia nel rappresentante del cliente.

 

Quante volte nutriamo sentimenti di rabbia, disgusto, inadeguatezza, incapacità, non merito, vergogna e altri ancora nei confronti del denaro?

 

Se siamo cresciuti nel vedere il denaro come qualcosa di spiacevole, portatore di disgrazie piuttosto che di benessere, se ad esso sono associati vissuti di difficoltà, fallimenti e sfruttamenti, stiamo vedendo solo un lato della situazione e non il tutto.

Molto spesso siamo invischiati in qualche credenza  di origine famigliare o piuttosto in irretimenti connessi al vissuto di qualche avo.

 

Il denaro è un dono dell spirito,  è energia. Bert Hellinger cita in uno dei suoi libri:

  "Il denaro si acquisisce grazie a una prestazione. Pertanto è il giusto compenso per una prestazione, per una buona prestazione".

 

Quindi se una persona ha guadagnato onestamente e a fronte di una buona prestazione, il denaro rimane con lei.

Ancora B. Hellinger sottolinea la relazione tra il denaro ed il nostro atteggiamento con la madre:

 

"Il denaro è come una madre per noi.

Ne abbiamo bisogno per sopravvivere come avevamo bisogno di nostra madre quando eravamo bambini. Il denaro nutre e protegge ed è prezioso per noi, quando ne abbiamo bisogno. Ci dà la sicurezza.

Quando ne abbiamo possiamo intraprendere qualcosa di personale e guadagniamo una certa indipendenza.

Non possiamo ottenerla senza denaro come non potevamo mai ottenerla da piccoli senza la madre. Come la madre, il denaro non può essere sostituito. Eppure alcuni si comportano come se non avessero bisogno della loro madre e come se non avessero bisogno di denaro. Altri sostituiscono la loro madre col denaro che assicura loro ciò di cui hanno bisogno. Colui che non ha avuto madre e che non poteva, da bambino, andare verso di lei, cerca un sostituto della madre. Vuole guadagnare più del suo bisogno. Ammucchia il denaro ed ha paura di spenderlo come se dovesse allora perdere sua madre.

Il più importante è il potere che si può acquisire col denaro, equivalente a quello di una madre sul figlio. Si comporta allora come se non avesse bisogno di sua madre, come se non avesse bisogno di altre persone ed invece di contare i suoi amici, conta il suo denaro. Il denaro lo rende interiormente povero. Alcune madri pensano a volte di avere il potere di vita e di morte.

Alcuni pensano che il loro denaro dia loro questo potere. Le madri ed i ricchi hanno lo stesso potere. Come vivono le madri ed i loro figli quando perdono questo potere?

E come i ricchi e coloro che ne dipendono, vivono se perdono questo potere ? Vivono nel timore.

L’immagine primitiva della madre è quella della madre che allatta il suo bambino. Il latte che nutre il bambino è l’immagine primitiva del denaro.

Se il denaro scorre come il latte nutriente della madre, l’accettiamo con riconoscenza, lo aumentiamo con riconoscenza e lo usiamo con riconoscenza come un alimento. E cosa succede con coloro che sprecano il loro denaro ?

In fondo sprecano la loro vita."

 

e ancora

 

"Il denaro, la madre e la vita sono energie equivalenti. Come trattiamo nostra madre, così veniamo trattati dalla vita e dal denaro"

 

Ho notato poi che il denaro va con chi lo rispetta e ne fa un buon uso. lo utilizza ad esempio per azioni al servizio della vita che onorano il Divino. E' un ciclo creativo. Se si sente maltrattato o scialacquato, si ritira.

 

Mujer Árbol racchiude in questa citazione come si muovono le forze:

 

Camminava la gratitudine, dietro di lei la saggezza la seguiva da vicino, e d'altro lato della strada arrivò l'abbondanza.

Da sempre esse viaggiano insieme.

 

Quando abbiamo ricevuto denaro, abbondanza, servizi in svariate forme, oggetti, immobili, peccando di ingratitudine il movimento ci conduce in un vicolo opposto all'abbondanza. Così pure giudicare, criticare con atteggiamento scostante o non riconoscere un avo caduto in disgrazie finanziarie non ci rende migliori bensì ci lega ancora più forte a lui.

Le disarmonie con il denaro poi si possono manifestare in svariate maniere, non solo con la carenza del denaro. Ad esempio con uscite improvvise di denaro, malattie che ci costringono a stare fermi o limitare  le proprie attività o progetti che non partono.

 

Le costellazioni famigliari ci vengono in aiuto per comprendere dove e/o perché  il rapporto con il denaro si è interrotto offrendoci nuove chiavi di lettura e spiragli di speranza in un rinnovato atteggiamento nei suoi confronti.

 

  Diego Gualtiero Tassi